venerdì 8 marzo 2019

Il "mio" sistema di guida


Il sistema di guida utilizzato fino ad ora si è dimostrato inefficiente in abbinamento al Celestron C8, anche utilizzando il riduttore di focale (f/6.3).
Il motivo è la focale del telescopio guida di 240 mm, nonostante il rapporto focale pari ad f/4.
Da tempo penso ad una soluzione alternativa, "economica" ed utilizzabile anche su altri setup.
Non sono ne un "matematico" ne uno "scienziato" ma un semplice appassionato che negli anni ha accumulato un pochino di esperienza pratica e teorica ed alla fine ho scelto il setup seguente.
Credo sia un buon compromesso tra costo, peso, ingombro e flessibilità di utilizzo.
Trattare l'argomento in maniera discorsiva non'è facile perchè comprende temi ed argomenti specifici.


E' giusto dire che per tutta la serie Celestron Smith Cassegrain non provvista del sistema di blocco dello specchio primario (XLT etc.) è spesso consigliato utilizzare guide fuori asse a causa della presenza del "temuto" Mirror Shift e Mirror Flop.
La soluzione scelta è stata diversa, ho preferito abbinare un telescopio guida di opportuna apertura e lunghezza focale perchè lo spostamento di immagine dovuto al Mirror Shift e Mirror Flop è quasi sempre "accompagnato" da un fenomeno di defocus (fuori fuoco) che costringe ad intervenire in tal senso.
Oltre tutto il FOV del C8 non'è "generoso" e trovare una stella da utilizzare per guidare il sistema può diventare un'operazione "ostica".


Ho affiancato al C8 un rifrattore acromatico 80/600 di tipo economico con sistema di messa a fuoco in metallo.
Il peso aggiuntivo è di circa 1,5 Kg e ben distribuito e facile da equilibrare.
Questo setup è utilizzabile anche su altri schemi ottici come ad esempio il Newton 200 f/4 od f/5.
L'esperienza dice che la lunghezza focale di un telescopio guida dovrebbe essere minimo 1/3 o 1/2 della lunghezza focale del telescopio principale.
Quando si fanno queste considerazioni si deve tenere conto di alcuni fattori importanti come la luminosità dell'ottica che aiuta la camera guida nel suo compito ed il fattore di "crop" o FOV equivalente che è strettamente legato alla dimensione del sensore CMOS o CCD utilizzato.
Oltre questi due aspetti si deve tenere conto anche del "campionamento" dell'immagine, cioè la precisione di inseguimento che è intrinsecamente legata alle dimensioni del pixel del sensore utilizzato per la guida.


La grandezza del pixel del sensore di guida deve essere più piccola di quella del sensore utilizzato per il sistema di ripresa principale (CCD, CMOS o reflex che sia).
Più in generale basti sapere che per impedire che gli errori di guida provochino l'allungamento delle immagini stellari è necessario guidare ad alto ingrandimento.
Svariati anni fa, quando si utilizzava la pellicola fotografica, si conosceva la grandezza approssimativa dei grani di sale d'argento che variava a seconda della pellicola usata (dai 40 micron ai 5 micron circa).
Concettualmente oggi le cose non sono cambiate molto anche se l'introduzione di sensori molto efficienti aiutano gli astrofili in maniera non indifferente.

ZWO ASI 120 MM Mini - rifrattore 80/600 mm

ZWO ASI294 MC Pro - Celestron C8 XLT f/6.3

Osservando le foto soprastanti potete trarre da soli le vostre considerazioni.
L'abbinamento della ZWO ASI 120 MM Mini con il rifrattore acromatico 80/600 restituisce un immagine con FOV minore ed un "ingrandimento" maggiore di quello ottenuto con il C8 ad f/6.3 abbinato alla ZWO ASI 294 MC Pro.

Le caratteristiche delle due camere ZWO ASI sono diverse.

ZWO ASI 120 MM Mini

Notate come la grandezza del pixel della 120MM Mini sia inferiore a quella della 294MC Pro e la dimensione del sensore dell'ASI 120 MM Mini minore di quella della 294 MC Pro.
Il pixel più piccolo aiuta ad aumentare la precisione di guida (in rapporto alle dimensioni del pixel della camera di ripresa) mentre la dimensione del sensore, rapportata alla focale del telescopio guida, contribuisce ad un "fattore di crop naturale" (ingrandimento).

ZWO ASI 294 MC Pro


Questo breve articolo non vuole descrivere nel dettaglio tutti gli aspetti legati a questa scelta ma solo illustrare un sistema che sulla carta sembra efficiente ed "equilibrato", utilizzabile su più setup e sicuramente più performante di altre soluzioni.


Attendo condizioni meteo che permettano di eseguire i primi test del sistema.
Grazie per avermi seguito.

sabato 2 marzo 2019

CELESTRON Focus Motor For SCT & EdgeHD - #94155

Prosegue l'evoluzione del setup basato sul Celestron C8 XLT.

Bob's Knobs
Dopo l'upgrade ancora non documentato con manopole Bob's Knobs che semplificano la procedura di collimazione dello specchio secondario è arrivato il momento di affrontare il tema della remotizzazione del sistema di messa a fuoco cercando di evidenziare anche altri aspetti ad esso legati.

Celestron Focus Motor #94155
Come già accennato nell'articolo "C8 XLT - Focheggiatore & Riduttore di focale" ribadisco il fatto che il sistema originale non prevede l'adozione di un sistema di regolazione micrometrica del fuoco e questo può creare qualche "difficoltà", sopratutto pensando alla presenza più o meno marcata del fenomeno di mirror shift e mirror flop (a seconda di quanto si è "fortunati" con il proprio tubo ottico).
Sebbene le due cose (mirror shift e mirror flop) siano legate da un comune denominatore, cioè un non raffinato sistema meccanico che gestisce il movimento dello specchio primario, le due cose si differenziano nell'uso pratico.
Questo articolo, però, non vuole parlare del mirror shift e del mirror flop pertanto mi riprometto di parlarne in modo più dettagliato.

Celestron Focus Motor for SCT & EdgeHD
L'arrivo del nuovo focheggiatore motorizzato Celestron permette non solo la gestione in remoto della messa a fuoco (altro discorso legato a questo aspetto sono i tempi di acclimatamento del tubo) ma anche la possibilità di gestire il sistema di fuoco originale con maggiore precisione.
Questo aspetto può aiutare anzi direi che aiuta certamente in presenza di improvvisi micro spostamenti dello specchio primario con conseguente micro sfocato dell'immagine.

Dopo questa lunga ma doverosa "introduzione" inizio a parlarvi del "focus motor" Celestron che è stato  da poco introdotto sui circuiti di vendita.
Il suggerimento che vi do è quello di leggere interamente le istruzioni prima di montare la motorizzazione sul Vostro telescopio.
Vi suggerisco anche di leggere l'ottimo documento pdf che trovate sul sito di Celestron Italia riguardo la compatibilità con i tubi in vostro possesso.
Ad oggi il link diretto al documento è questo (cliccando sul link si aprirà una finestra con il documento):

LINK CELESTRON ITALIA COMPATIBILITA'

Parlando delle istruzioni (italiane ma anche inglesi) penso che potevano essere fatte meglio, seppure l'operazione di montaggio ed utilizzo sia abbastanza "semplice" e richiede solo un minimo di manualità ed accortezza che tutti gli astrofili dovrebbero avere.
Per abbreviare l'articolo vi elencherò solo una serie di PRO e CONTRO secondo il mio punto di vista e l'esperienza di astrofilo dilettante maturata negli anni.

CONTRO :
  •  Delude il fatto di non trovare in confezione un supporto che comprenda il software di gestione che dovrete scaricare dal sito Celestron (compresi i driver ASCOM) ;
  • il sistema di "tappi in gomma" che proteggono e chiudono le porte di collegamento non utilizzate è "scandaloso". La gomma è troppo morbida e gli innesti hanno troppo gioco e si sfilano da soli (tenuta meccanica pari a zero). Sul mio esemplare è impossibile non ritrovarsi con i "gommini a penzoloni" ed anche il sistema di aggancio è ugualmente inefficiente.
  • L'anello utilizzato per fissare il motore al tubo ottico C8 e C9, internamente cioè sul lato che appoggia al telescopio, non ha lo stesso diametro dell'originale (è leggermente più piccolo alla base di appoggio). Credo sia stato necessario realizzarlo così per poterlo utilizzare anche con il più "piccolo" C6. Sebbene questo non comporti nessun problema meccanico o funzionale avrebbero potuto implementare in confezione anelli dedicati e perfettamente in linea con il disegno meccanico dei vari modelli ;

  • Perchè utilizzare le stesse viti dell'anello originale quando non costerebbe nulla inserirne di nuove in confezione ? (numero viti tre) ;
  • Motore rumoroso se comparato ad altri sistemi analoghi (ad esempio SESTO SENSO realizzato e prodotto da PrimaluceLab e non solo ) ;
  • Non viene offerto in dotazione nessun cavo USB (dovrete comprarlo a parte se vorrete usare questa configurazione) ;
  • Dubbi sull'utilità abbinato ad ottiche HedgeHD (come gestire il sistema di blocco dello specchio primario se lo scopo dell'item è la remotizzazione e voi siete distanti dal telescopio ?).
I CONTRO finiscono quà ed è ora di parlarvi dei vantaggi che offre questo sistema.

PRO :
  • Grande flessibilità di utilizzo. Possibilità di alimentazione esterna (12VDC), via USB o tramite porta di collegamento dedicata (AUX) che si interfaccia alle montature Celestron che provvedono ad alimentare l'unità ed allo stesso tempo il controllo tramite pulsantiera (LINK per info dettagliate);
  • Possibilità di micro regolazioni del fuoco (risolta una grande mancanza del sistema originario) ;
  • Gestione del backlash ;
  • Auto calibrazione semplice ed immediata tramite il programma Focuser Utility ;
  • Presenza dei driver ASCOM che permettono la gestione del motore, tramite questo protocollo, con altre applicazioni ;
  • Il software Celestron Focuser Utility non'ha bisogno di installazione (è un semplice "eseguibile") ;
  • Possibilità di inserire un valore di posizione del motore conosciuto così da raggiungere in minor tempo una posizione di fuoco conosciuta ;
  •  Meccanicamente solido.

Questa non vuole essere una recensione definitiva o di "riferimento" ma solo l'illustrazione delle "prime impressioni" sul prodotto.
Devo testarlo per un tempo maggiore ma le prime impressioni sono semplici, Celestron ha reso disponibile un accessorio che ha un "suo perchè" e forse avrebbe dovuto provvedere prima a realizzare un sistema dedicato alle ottiche compatibili.




Devo ancora convincermi sull'utilità di questo accessorio, ... un sistema di gestione e remotizzazione della messa a fuoco, ... sui modelli Hedge HD che offrono di serie il sistema di blocco dello specchio primario.
Avere la possibilità di controllare il telescopio da remoto implica il fatto di non essere fisicamente vicini allo stesso con la conseguente impossibilità di agire fisicamente sulle manopole di blocco dello specchio primario degli Hedge HD.
Mi chiedo se Celestron, in futuro, preveda qualche sistema di blocco remotizzato per questi modelli (sempre che si possa fare) ... ma queste sono solo congetture e pensieri personali come d'altro canto la lista di PRO e CONTRO fatta precedentemente.


Vi lascio con qualche foto realizzata durante le fasi di montaggio anche per non appesantire l'articolo che è già diventato più lungo di quello che mi aspettavo.
Vi ricordo che se cliccate sulle foto potete visualizzarle a piena grandezza.

Spero che questa veloce panoramica sul Focus Motor #94155 sia stata di Vostro gradimento.
Tornerò a parlarne in futuro, quando l'avrò testato più approfonditamente e per maggior tempo.