domenica 17 novembre 2024

SVBONY - Eyepiece 23mm 62° Aspheric


Questa volta ti parlo di questo economico oculare prodotto da SVBONY con lunghezza focale di 23mm ed un campo visivo apparente di 62°.
Ti ricordo che se clicchi sulle immagini potrai vederle a piena risoluzione.


L'oculare viene consegnato in una scatolina in cartoncino "standard".
Inizio a parlarti della realizzazione meccanica e poi le prime impressioni di utilizzo.

          

La prima cosa che puoi notare e` l'assenza di un estensore paraocchi che in teoria aiuta a diminuire i riflessi di luce laterali.
Puo` sembrare poco pratico e scomodo ma nell'utilizzo pratico se ne puo` fare a meno, in particolar modo pensando all'economicita` del prodotto.

               

Le lenti hanno un trattamento multistrato (Fully multi-coated) che dovrebbe migliorare contrasto e ridurre parzialmente il cromatismo garantendo una migliore trasmissione della luce.
Onestamente ti dico che ci sono oculari (eyepiece) che hanno un piu' evidente e migliore trattamento multistrato delle lenti ma questo non sempre significa qualcosa.
Stiamo parlando di un oculare che oggi puoi acquistare a circa 13$ !
Quello che mi ha lasciato molto soddisfatto, considerando il costo piuttosto contenuto, e` quanto segue.

          

Il "barilotto" in Standard 1.25” 31.7mm utilizza un sistema di bloccaggio utile quando utilizzi accessori come diagonali o porta oculari con sistema ad anello di compressione e non il piu' classico ed ormai in uso solo su prodotti di bassa fascia e qualita` che usa viti dirette (che spesso danneggiano anche la superficie dei barilotti degli oculari e che a volte da anche problemi di centraggio ottico).
Sara` difficile perdere l'oculare in condizioi di utilizzo estremo e non solo.
Per intenderci quando usi accessori che utilizzano questo sistema di blocco :


Personalmente apprezzo molto che su un prodotto economico sia stata usata questa accortezza meccanica che permette un migliore centraggio ottico ed una migliore stabilita` meccanica.

 
Il barilotto di innesto e` internamente filettao per accettare eventuali filtri ed e` annerito per diminuire il rischio di riflessi di luce nel percorso ottico.
Saggia l'idea di mantenere la filettatura per tutta la lunghezza del barilotto non solo per economia del processo di fabbricazione ma anche perche` la filettatura assorbe ulteriormente parte di eventuali riflessi residui di luce. 


Il sistema ottico e` avvitato con un sistema a ghiera, come puoi vedere dall'immagine soprastante.
Puoi leggere ulteriori informazioni sul prodotto visitando il sito internet di SVBONY.
Ma sara` tutto vero quello che dicono ?
Ti rispondo in modo secco e diretto, un opinione assolutamente personale ed opinabile ovviamente ... si !

PARERI OSSERVAZIONE DIRETTA

Ok, tutto bene fino ad ora ma in pratica come si comporta questo oculare ?
Ho testato il prodotto principlamente utilizzando un rifrattore acromatico F11 con apertura 80mm.
Luna e pianeti sono stati il target principale ed ho comparato questo oculare SVBONY con altri oculari simili prodotti da Celestron che in teoria dovrebbero essere di qualita` superiore.
Ho anche utilizzato una lente di Barlow 2x APO ed un'altra ACRO per capire un po` meglio il comportamento dell'oculare.
Non la tiro alle lunghe, questo oculare ha mantenuto tutte le promesse fatte da SVBONY.
Il cromatismo residuo ed introdotto dall'oculare e` davvero ridotto e l'immagine di luna e pianeti e` sempre stata contrastata  e ben definita anche "tirando" la lunghezza focale con la Barlow 2X.
Ho usato anche un piccolo Matsukov Cassegrain con focale 1242mm e sai che ti dico, ho sempre preferito questo oculare ad altri oculari per definizione/contrasto dell'immagine, qualita' di visione e sorpresa anche ai bordi dell'immagine non ho mai visto sfericita` ... .
Il campo inquadrato e` sempre risultato ben spianato ed asferico.
Sorpresa sui "colori" delle fasce di Giove che non solo erano ben visibili e contrastate ma anche "belle a vedersi" (espressione davvero poco scientifica e tecnica ma che vuoi farci, quando usi i tuoi occhi per vedere oggetti come Pianeti e Luna non puoi fare a meno di usare anche i tuoi sensi da essere umano).
Unico appunto una certa difficolta` per allineare l'occhio al centro dell'oculare per una visione corretta di tutto il campo inquadrato, ma questo dipende molto anche dalla posizione in cui andrai ad osservare (nel mio caso posizioni davvero scomode).
In definitiva sono rimasto, personalmente, molto ben impressionato di questo prodotto che ha un rapporto prezzo/qualita` convincente.
Il mio esemplare e` sicuramente ben riuscito.


Ci tengo a dire che non ho nessun rapporto commerciale o di diversa natura con SVBONY che certamente non mi paga per scrivere questa recensione che rispecchia opinioni del tutto personali ed opinabili.

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sabato 16 novembre 2024

Astromania 6x30 Finder Scope - recensione

RECENSIONE

ASTROMANIA 6x30 Finder Scope



Cosa c'e` di cosi` speciale in un semplice Finder Scope tanto da dedicargli una recensione ?
La risposta e` semplice, niente !
Il perche` scrivo questa recensione e` unicamente per aiutare le persone che si avvicinano a questo hobby a capire l'importanza che puo` avere il Finder Scope senza il quale risulterebbe molto piu difficile osservare il cielo con il telescopio.
Esistono vari tipi di Finder Scope, in questo specifico caso si tratta di un Finder Scope con ottica "capovolta" ... uno schema ottico semplice con il minimo numero di lenti necessarie al funzionamento.
Normalmente viene utilizzato sui Riflettori e non sui Rifrattori ma avere l'immagine capovolta e` solo una questione di abitudine.
Ti ricordo che se clicchi sulle foto puoi vedere le immagini a piena risoluzione.

          

          

Astromania, produttore con il quale non ho nessun contatto commerciale o accordo di nessuna natura, vende il Finder Scope in una semplice scatola di cartone.
Il prodotto e` sufficientemente protetto ma non eccessivamente.

          

E' interessante constatare come entrambe le lenti (principale e secondaria) siano state sottoposte a trattamento ottico.
Puoi osservare un bel "riflesso" verdognolo sulla lente dell'oculare e celestino sulla lente principale.
Questo normalmente si fa per ridurre le abberrazioni cromatiche ed aumentare il contrasto dell'immagine.
Non voglio anticiparti nulla ma la qualita di visione del mio esemplare e` davvero buona ... .

          

Il sistema di regolazione del puntamento ottico e` un classico e semplice sistema a tre punti.
Due viti in plastica (o teflon) per le regolazioni su due assi ed un terzo punto a perno con molla che tiene in tensione il piccolo tubo ottico e da stabilita` meccanica.


Un anello in gomma ammortizza e stabilizza il piccolo e leggero tubo ottico.
La qualita` di questa guarnizione in gomma e` spesso criticata dalle persone perche con il tempo si sgretola e a volte si ha instabilita` del centraggio ed allineamento ottico dovuta alle dilatazioni della gomma al cambiare della temperatura, ma gli errori ottici in un puntatore o se preferisci Finder Scope da 6x30 sono inferiori alle capacita` di risolvenza dello strumento ottico.
Quindi niente paure o patemi d'animo per questo aspetto tecnico, oltre tutto il centraggio (allineamento) ottico rispetto al tubo ottico (telescopio) principale e` semplice e veloce e molti altri Finder Scope anche ti prezzo e qualita` maggiore usano spesso la stessa soluzione tecnica.
Un semplice anello in gomma di ricambio, in caso di necessita`, e` facilmente reperibile a costi irrisori.
Se sei preoccupato di questo aspetto ti consiglio di usare (poca !) vasellina da applicare sull'anello in gomma cosi da migliorarne l'elasticita` e la durata nel tempo (poca vasellina e sta attento a non sporcare l'ottica del cercatore).


Se stai ancora leggendo questo articolo immagino che stai cercando informazioni utili riguardo la scelta di un Finder Scope, quindi immagino che stai affrontando questo Hobby da non molto tempo.
Voglio farti notare quanto sia importante avere dei buoni "tappi" per proteggere le lenti di un Finder Scope.
Se te pensi che i tappi di plastica servono solo per proteggere da polvere e danni meccanici le lenti del Finder Scope ti stai sbagliando.
Pensa per un istante cosa sucederebbe se il tuo Finder Scope non avesse i tappi di protezione e per caso tu stia osservando il Sole con un bel filtro solare applicato al telescopio.
Avresti una piccola arma pronta a bruciare ogni cosa si trovi dietro di se ... pericolosissimo.
Ricorda sempre di coprire le tue ottiche ... e` una buona abitudine (fidati .. !).

          


          

Ti dico le ultime cose.
Il corpo che sorregge il Finder Scope e` totalmente realizzato in metallo .... leggero.
Lo standard della baionetta di innesto e` quello Vixen, standard ampiamente utilizzato (da anni) da molti produttori di telescopi (accertati della compatibilita` del Finder Scope con il tuo telescopio prima dell'acquisto).
La qualita costruttiva generale e` molto buona ed il supporto in metallo e` stabile e non flette come quelli realizzati in plastica.
Questo e` un buon Finder Scope "vecchia maniera" che non ti "tradira`" (ma non chiedergli di fare miracoli).


Credo, senza nessun interesse personale che questo sia un buon prodotto.
Se le tue esigenze rispecchiano le caratteristiche tecniche di questo Finder Scope ti dico che tra tanti che ho avuto ed utilizzato il modello offerto da Astronomia non mi ha deluso.


Nell'osservazione diurna e notturna non noto marcato cromatismo (non lo noto per niente), il campo inquadrato e` spianato piuttosto bene anche ai bordi e l'immagine e` cristallina e ben contrastata.
La croce di centraggio non illuminata e` praticamente invisibile durante le osservazioni notturne (tranne che per la Luna) e` comoda per allineare il Finder Scope ma non serve ad altro.
In definitiva un buon prodotto senza nessuna pretesa particolare.

Grazie per aver letto la mia semplice recensione.

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domenica 28 maggio 2023

Project A

 Un nuovo inizio , un nuovo progetto.

Il mio trasferimento negli USA che ormai dura da quasi tre anni e che  in futuro sara` permanente mi ha allontanato da questo hobby e dal setup hardware che ho realizzato ed utilizzato fino ad ora in Italia.

PROJECT A

Da oggi ha inizio il Project A che ha come scopo quello di realizzare un setup ottico economico ma "modulabile" ed adattabile a qualcosa di piu "serio e professionale" in futuro.

Per il momento non vi spiego ancora nulla ma avviso dell'inizio della realizzazione di questa idea nata e "firmata" Astro KMan !


                 

Guardando queste due foto vi chiederete il perche` della scelta di una lente di barlow acromatica con fattore di moltiplicazione 2X e la presenza di un adattatore per focheggiatore ... .

Ancora non voglio svelare l'inizio di questo progetto ma come qualcuno di voi avra` sicuramente intuito tutto nasce dalla scelta delle prime ottiche che utilizzero` (tubo ottico, schema ottico e rendimento qualitativo) ... ma non solo.


Stay Tuned ... 



martedì 2 aprile 2019

Montaggio PSVRC6 dovetail bar su TSRC6M - Ritchey-Chretien 6"

All'articolo precedente ( LINK ) segue questa breve illustrazione sulle semplici fasi di montaggio del kit PSVRC6 sul telescopio TS Optics 6" Ritchey-Chrétien Pro RC.
Durante la fase di montaggio mi sono accorto di un non perfetto posizionamento del porta cella dello specchio primario ma le foto parleranno da sole.

viti originali da rimuovere

La prima operazione da eseguire è la rimozione delle viti che serrano il tubo al porta cella del primario e del secondario.

porta cella specchio primario / focheggiatore

Dalla foto sovrastante si nota come la posizione del porta cella dello specchio primario non'è stata posizionata in asse in quanto il centro della filettatura dei fori non corrisponde con quello del tubo.
Questo non pregiudica il funzionamento del telescopio ma denota un assemblaggio non perfetto e "standard" per una produzione di serie (ho visto di peggio).

porta cella secondario

Per effettuare questa operazione ho preferito posizionare il tubo verso il basso, con il focheggiatore e lo specchio primario verso l'alto, in modo da evitare che eventuali trucioli o estrusi di materiale / cadano sullo specchio primario.
Lo specchio secondario è di suo posizionato più internamente e non ha di questi problemi ma una verifica post installazione è sempre meglio farla anche perchè il percorso ottico interno è "affollato" di diaframmi.

diaframmi interni

Rimosse le viti si passa al montaggio dei supporti sagomati utilizzando le viti a brugola di colore nero che hanno passo europeo.

supporti sagomati

Serrare utilizzando l'opportuna chiave a brugola offerta in dotazione.

applicazione supporto lato secondario

applicazione supporto lato focheggiatore / primario

A questo punto è sufficiente posizionare e fissare la barra Vixen con le opportune viti per completare l'operazione di montaggio.

utilizzare le viti e la chiave a brugola offerte in dotazione

Se necessario allentare le viti di fissaggio per centrare la barra Vixen.
nel mio caso il montaggio è stato immediato senza nessun problema di tolleranze meccaniche.


Quando avrete finito avrete equipaggiato il Vostro TS Optics 6" Ritchey-Chrétien Pro con la seconda barra Vixen che soggettivamente conferisce alla struttura una maggiore rigidità e solidità


Confermo tutte le cose dette nell'articolo precedente e consiglio questo semplice "upgrade" ai possessori di questo telescopio.

Spero che l'articolo sia stato di Vostro gradimento.

PSVRC6 dovetail bar per TSRC6M - Ritchey-Chretien 6"

Da quando ho aperto questo blog non vi ho mai parlato della mia esperienza con il tubo ottico TSRC6M basato sullo schema ottico Ritchey Chretien.
Il modello in questione è commercializzato dal noto brand tedesco ed'è di derivazione GSO.


Il TS Optics 6" Ritchey-Chrétien Pro RC ha un'apertura di 154 mm ed una lunghezza focale di 1370 mm.
Utilizzando il riduttore di focale CCD47-S questa diventa di poco inferiore ai 920 mm.
In questa configurazione, considerata la compattezza ed il peso "contenuto", il setup è adatto per sessioni di astro fotografia.
Lo schema ottico Ritchey Chrétien offre dei vantaggi ma anche aspetti "negativi" che si devono conoscere per poterlo apprezzare e sfruttare.
Non'è mia intenzione affrontare questi argomenti in questo articolo anche perchè il discorso sarebbe lungo ed a tratti "complesso".


E' arrivato invece il momento di parlarvi dell'evoluzione del "setup di base".
La richiesta fatta a Teleskop Service è stata accolta ed a distanza di mesi ha reso disponibile il kit PSVRC6 che permette di installare sulla parte superiore del tubo ottico una barra Vixen supplementare.
Questa permette di aumentare la rigidità del tubo ed affiancare in sicurezza sistemi di guida e "fotografici".


A causa dell'elevata ostruzione ottica il TSRC6M non può essere definito un'ottica "veloce" e "luminosa".
La mia esperienza mi porta a dire che per sfruttare le notevoli caratteristiche di questo telescopio è necessario un buon sistema di guida.
Auspicabile anche una maggiore resistenza alla flessione e torsione del tubo, nonostante le dimensioni contenute ed il peso non eccessivo.
Stabilità ottica e meccanica sono un aspetto "delicato" e posso contribuire al miglioramento della tenuta della collimazione, di base è già buona ma non facile da ottimizzare per un neofita con poca esperienza.


Il kit PSVRC6 comprende tutto quello che necessita per il montaggio e garantisce la totale compatibilità con le predisposizioni già presenti sul tubo ottico.
Nella confezione troverete una barra Vixen, due supporti sagomati, un kit di viti con annessa chiave a brugola necessaria al montaggio.


Sinceramente sono contento che a suo tempo Teleskop Service ha ascoltato la mia richiesta e reso disponibile questo "upgrade" che all'apparenza potrebbe sembrare "banale" ma che in realtà completa nel modo migliore quest'ottica, senza "snaturarla".
Nonostante abbia un grande potenziale questo schema ottico, forse per la "rinomata complessità della collimazione" e forse per l'importante ostruzione ottica, non'è molto diffuso tra gli astrofili dilettanti.
Credo che questo sia un grande peccato ma si tratta di un pensiero personale.
Mi riprometto di scrivere un ulteriore articolo dove illustrerò le fasi di montaggio del kit PSVRC6.

Spero che questo articolo sia stato di Vostro gradimento.

Grazie per la lettura.

venerdì 8 marzo 2019

Il "mio" sistema di guida


Il sistema di guida utilizzato fino ad ora si è dimostrato inefficiente in abbinamento al Celestron C8, anche utilizzando il riduttore di focale (f/6.3).
Il motivo è la focale del telescopio guida di 240 mm, nonostante il rapporto focale pari ad f/4.
Da tempo penso ad una soluzione alternativa, "economica" ed utilizzabile anche su altri setup.
Non sono ne un "matematico" ne uno "scienziato" ma un semplice appassionato che negli anni ha accumulato un pochino di esperienza pratica e teorica ed alla fine ho scelto il setup seguente.
Credo sia un buon compromesso tra costo, peso, ingombro e flessibilità di utilizzo.
Trattare l'argomento in maniera discorsiva non'è facile perchè comprende temi ed argomenti specifici.


E' giusto dire che per tutta la serie Celestron Smith Cassegrain non provvista del sistema di blocco dello specchio primario (XLT etc.) è spesso consigliato utilizzare guide fuori asse a causa della presenza del "temuto" Mirror Shift e Mirror Flop.
La soluzione scelta è stata diversa, ho preferito abbinare un telescopio guida di opportuna apertura e lunghezza focale perchè lo spostamento di immagine dovuto al Mirror Shift e Mirror Flop è quasi sempre "accompagnato" da un fenomeno di defocus (fuori fuoco) che costringe ad intervenire in tal senso.
Oltre tutto il FOV del C8 non'è "generoso" e trovare una stella da utilizzare per guidare il sistema può diventare un'operazione "ostica".


Ho affiancato al C8 un rifrattore acromatico 80/600 di tipo economico con sistema di messa a fuoco in metallo.
Il peso aggiuntivo è di circa 1,5 Kg e ben distribuito e facile da equilibrare.
Questo setup è utilizzabile anche su altri schemi ottici come ad esempio il Newton 200 f/4 od f/5.
L'esperienza dice che la lunghezza focale di un telescopio guida dovrebbe essere minimo 1/3 o 1/2 della lunghezza focale del telescopio principale.
Quando si fanno queste considerazioni si deve tenere conto di alcuni fattori importanti come la luminosità dell'ottica che aiuta la camera guida nel suo compito ed il fattore di "crop" o FOV equivalente che è strettamente legato alla dimensione del sensore CMOS o CCD utilizzato.
Oltre questi due aspetti si deve tenere conto anche del "campionamento" dell'immagine, cioè la precisione di inseguimento che è intrinsecamente legata alle dimensioni del pixel del sensore utilizzato per la guida.


La grandezza del pixel del sensore di guida deve essere più piccola di quella del sensore utilizzato per il sistema di ripresa principale (CCD, CMOS o reflex che sia).
Più in generale basti sapere che per impedire che gli errori di guida provochino l'allungamento delle immagini stellari è necessario guidare ad alto ingrandimento.
Svariati anni fa, quando si utilizzava la pellicola fotografica, si conosceva la grandezza approssimativa dei grani di sale d'argento che variava a seconda della pellicola usata (dai 40 micron ai 5 micron circa).
Concettualmente oggi le cose non sono cambiate molto anche se l'introduzione di sensori molto efficienti aiutano gli astrofili in maniera non indifferente.

ZWO ASI 120 MM Mini - rifrattore 80/600 mm

ZWO ASI294 MC Pro - Celestron C8 XLT f/6.3

Osservando le foto soprastanti potete trarre da soli le vostre considerazioni.
L'abbinamento della ZWO ASI 120 MM Mini con il rifrattore acromatico 80/600 restituisce un immagine con FOV minore ed un "ingrandimento" maggiore di quello ottenuto con il C8 ad f/6.3 abbinato alla ZWO ASI 294 MC Pro.

Le caratteristiche delle due camere ZWO ASI sono diverse.

ZWO ASI 120 MM Mini

Notate come la grandezza del pixel della 120MM Mini sia inferiore a quella della 294MC Pro e la dimensione del sensore dell'ASI 120 MM Mini minore di quella della 294 MC Pro.
Il pixel più piccolo aiuta ad aumentare la precisione di guida (in rapporto alle dimensioni del pixel della camera di ripresa) mentre la dimensione del sensore, rapportata alla focale del telescopio guida, contribuisce ad un "fattore di crop naturale" (ingrandimento).

ZWO ASI 294 MC Pro


Questo breve articolo non vuole descrivere nel dettaglio tutti gli aspetti legati a questa scelta ma solo illustrare un sistema che sulla carta sembra efficiente ed "equilibrato", utilizzabile su più setup e sicuramente più performante di altre soluzioni.


Attendo condizioni meteo che permettano di eseguire i primi test del sistema.
Grazie per avermi seguito.